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Alto adige

Wine Challenge – “Quintessenz” della Cantina Kaltern (Cantina di Caldaro) vs Resto del Mondo

La “Rimessa Roscioli” appartiene a quella categoria che si può definire Wine Bar, Wine Club o Bistrot, ma nello stesso tempo ne rappresenta l’evoluzione ispirata, specializzata, verso il mondo della degustazione professionale. In questo ambiente, circondati da pareti di bottiglie di vini pregiati, è stata presentata qualche giorno fa la linea di vini di alta gamma – “Quintessenz” – della Cantina Kaltern di Caldaro.

Il Wine Tasting alla Rimessa Roscioli Lab
E’ stata una degustazione veramente “ professionale” e , soprattutto, di grande soddisfazione per il livello dei vini presentati. L’alta “professionalità” degli assaggi è derivata dall’adozione contemporanea di una serie di criteri che difficilmente vengono applicati (tutti insieme) in eventi del genere e che è più facile riscontrare in manifestazioni e concorsi di livello internazionale riservati a professionisti del settore:
– la degustazione si è svolta alla “cieca”, con bottiglie coperte
– ogni singolo vino della Cantina Kaltern è stato presentato insieme ad altri due vini di pari o maggior “blasone” (ovvero provenienti da territori leggendari come ad es. Gevrey Chambertin in Borgogna)
– ogni “terzetto” di bottiglie era composto da vini dello stesso vitigno o strettamente “imparentati” (unica eccezione il vitigno della Schiava)
– la platea era composta da titolati esperti degustatori e giornalisti di settore.

Quindi, prima di entrare nel merito parlando degli assaggi, va sottolineata la serietà e la correttezza di quest’azienda che prima ancora dell’aspetto promozionale e commerciale ha voluto porre l’attenzione sul piano qualitativo dei propri vini, evidentemente convinta della bontà di quest’ultimi.

È ora a questo punto di entrare nel merito descrivendo i vini assaggiati. La degustazione è stata condotta in modo sobrio ed essenziale dall’enologo dell’Azienda affiancato dai responsabili commerciali, che sono stati “incalzati” per tutta la durata dell’evento dalle domande dei presenti, tese a sviscerare le caratteristiche dei territori e delle lavorazioni dei vini presentati. I vini sono elencati in ordine di degustazione.

 

 

Pinot Bianco – Chardonnay

Bourgogne Chardonnay 2015 – Pierre Morey (Chardonnay 100%). Affinato in legno. All’olfatto si presenta un po’ chiuso, con sentori burrosi, di formaggio e note fumé. Decisamente meglio al palato: fresco, sapido con buona acidità.
Alto Adige Pinot Bianco DOC “Quintessenz”2016 – Cantina Kaltern (Pinot Bianco 100%). Affinato in legno grande per 10 mesi. Balsamico, con sentori di frutta esotica (ananas, pompelmo) e note erbacee e di peperone verde; in bocca ha un attacco morbido, con note dolci di miele integrate da una bella acidità e sapidità che lasciano la bocca fresca e pulita.
Umbria Bianco IGT “Cervaro della Sala” 2016 – Castello della Sala (Chardonnay 90%, Grechetto 10%). Affinato sei mesi in barrique. Al naso sentori erbacei e di fiori secchi, poi frutta bianca (Litchi) e note minerali; il legno però è ancora troppo presente. Al gusto note vanigliate e burrose in parte attenuate da acidità e sapidità finali.

In questo primo terzetto il Pinot Bianco Quintessenz ha raccolto la maggioranza delle preferenze dei degustatori.

 

Sauvignon

Baron de L Pouilly Fumé 2014 – Baron de Ladoucette (Sauvignon 100%). Affinato in vasca di vetro per 8-10 mesi. Profumi fini e delicati di fiori e frutta bianca, con note minerali e di erbe aromatiche. Grande eleganza, pulizia e freschezza al palato.
Alto Adige Sauvignon DOC “Quintessenz”2016 – Cantina Kaltern (Sauvignon 100%). Affinato in tonneaux e legno grande per 10 mesi. Profumo intenso e molto caratteristico di Bosso con note minerali e aromatiche di salvia . Il sorso è avvolgente e persistente, sapido, con note di frutta bianca e un finale agrodolce.
Saint Clair Sauvignon Blanc Wairau Reserve 2017 (Sauvignon 100%). Non fa legno. Note intense di Bosso, peperone verde, spezie dolci e pompelmo. Al palato aromi di frutta bianca tropicale, agrume. Il sorso è lineare, molto gradevole con una bella acidità e sapidità.

In questo secondo terzetto il Sauvignon Quintessenz era circondato da due “ mostri” di qualità e blasone , ma non ha certamente sfigurato.

Schiava – Pinot nero – Gamay

Kalterersee Classico Superiore DOC ‘Quintessenz’ 2017 – Cantina Kaltern (Schiava 100%). Affinato per sei mesi in cemento e legno grande. Profumi di fiori rossi e piccoli frutti di bosco , balsamico. In bocca corrispondenza di frutti rossi (gelso, fragoline, lamponi), tannino tenue, per un sorso amaricante, scorrevole e beverino.
Gevrey – Chambertin 2014 – Domaine Joseph Roty (Pinot Nero 100%). Affinato in botti di rovere. Profumi fini e delicati di fiori rossi, ribes rosso . Al gusto sottile, elegante con tannini setosi in equilibrio con l’acidità. Il sorso è complesso, di grande raffinatezza ed eleganza.
Morgon Cote Du Py Jean Foillard 2016 (Gamay 100%). Invecchiato un anno in legno. Profumi di confettura di piccoli frutti rossi (ribes rosso) e spezie, con note vegetali. Asciutto al palato con ritorno di frutti rossi. Il sorso è fresco e croccante.

In questo terzo terzetto La Schiava Quintessenz è stata affiancata a vitigni diversi, non avendo la Schiava un corrispondente vitigno nazionale o internazionale a cui paragonarla. Non essendo naturalmente confrontabile alla complessità di un Pinot Nero (di ottima fattura in questo caso) la Schiava se l’è cavata ottimamente nei confronti del Gamay.

Cabernet Sauvignon

Cabernet Sauvignon “Quintessenz” Riserva DOC 2015- Cantina Kaltern (Cabernet Sauvignon 100%). Affinato per diciotto mesi in barrique. Al naso confettura di frutta scura (prugna) e spezie: cardamomo, pepe nero; note di cioccolata e tabacco. In bocca corrispondenza di frutta nera, liquirizia . Il sorso è ricco, con tannini rotondi, succoso fresco e piacevole.
Chateau Poujeaux – Moulis en Mèdoc 2012 (blend di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot). Un uvaggio Bordolese affinato in barrique per dodici mesi. Profumi intensi di confettura di frutta nera matura con note vegetali e tostate . Di buona struttura, al gusto risente di tannini asciuganti derivati dall’uso del legno.
Francis Ford Coppola Director’s Cut Cabernet Sauvignon 2015 (Cabernet Sauvignon 100%). Invecchiato per circa tre anni in botti di rovere francese. Profumi di frutta rossa e nera macerata, di leggera surmaturazione, con note vegetali, tostate e di legno nuovo. Asciutto e pepato al palato con ritorno di frutti rossi, note tostate da legno nuovo, tannino e acidità.

In questo quarto terzetto Il Cabernet Sauvignon Quintessenz è stato confrontato con un uvaggio bordolese a prevalenza Cabernet proveniente dal Medoc e un Cabernet Sauvignon californiano. A modesto giudizio dello scrivente il Quintessenz è risultato il migliore dei tre, quantomeno per bevibilità.

Moscato Giallo – Moscato di Alessandria – Grüner Veltliner

Passito di Pantelleria DOC Ben Ryé 2015- Cantina Donnafugata (Moscato di Alessandria 100%). Profumi complessi di uva passa, miele, dattero, frutta candita con note di macchia mediterranea. Al palato si presenta ricco, di grandissima struttura, denso e dolce da un lato ma bilanciato da altrettanta freschezza e bevibilità. Di lunghissima persistenza.
Quintessenz Passito Moscato Giallo 2014 – Cantina Kaltern . Sentori floreali (fiori bianchi e camomilla) e fruttati (frutta esotica). Al palato sensazioni dolci equilibrate da una buona acidità che rende il sorso fresco e scorrevole.
Kracher Welschriesling Trockenbeerenauslese No. 7 (375ML) 2010 – Tenuta Kracher (Welschriesling 100%). Profumi dolci (albicocca, mela cotogna, miele) e di erbe aromatiche, con un tocco di idrocarburo. Al palato ritornano gli aromi fruttati; sorso elegante sorretto da buona acidità.

Ultimo terzetto con una triade di vini passiti in cui era presente un vino monumentale come qualità e notorietà nel settore, il Ben Ryé. Il Moscato Quintessenz è risultato un vino dai toni più delicati, paragonabile più all’austriaco Welschriesling (sinonimo di Riesling Italico).

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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