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Nebbiolo nel Cuore a Roma : i nostri migliori assaggi

Il piovoso fine settimana romano non ci ha scoraggiato e siamo comunque riusciti a partecipare all’evento  “Nebbiolo Nel Cuore” organizzato dall’agenzia Riserva Grande il 10 e 11 Marzo 2018 presso l’Hotel Radisson Blu a Roma.

Vista la presenza di  vini che hanno una buona predisposizione all’invecchiamento come Barolo, Barbaresco e Valtellina Superiore, quest’evento rappresenta una ghiotta occasione per i wine lovers romani  per assaggiare etichette non spesso reperibili sia per età che per prezzo e per valutare come si presenta la nuova annata, che i 40 produttori presenti si apprestano a far uscire.

Con riferimento alla presentazione dell’annata corrente, va detto che parecchi di loro hanno deciso per un’affinamento più lungo nelle botti, rispetto al minimo previsto dal disciplinare.

Langhe Nebbiolo 2014 – Diego Morra,

Questo pensiero  lo abbiamo riscontrato  anche per vini cosiddetti “pronti”, come Langhe Nebbiolo, che dovrebbero essere quanto più allineati all’annata prevista dal disciplinare, in questo caso la 2016. Invece constatiamo che alcuni hanno deciso di affinare maggiormente il vino e presentarsi al mercato con annate più vecchie. Così  il Langhe Nebbiolo 2014 del verdunese Diego Morra, ci ha particolarmente stupito presentando un connubio di freschezza e agilità, senza perdere i caratteristici tannini e la struttura del vitigno.

La 2014,  in teoria quella che potrebbe essere presentata a breve secondo il disciplinare del Barolo, ha subito enormi difficoltà per via di un clima non particolarmente favorevole che ha obbligato i vignaioli ad uno sforzo notevole per ottenere un vino di buon livello. È stato infatti necessario un duro lavoro in vigna durante la vendemmia per preservare il frutto dalle piogge che sono cadute durante tutto il mese di luglio.

Un’annata dove l’esposizione delle vigne  è risultata essere determinante, come abbiamo potuto verificare con i vini di Marcarini dove il Barolo Brunate 2014 ha usufruito di un microclima più caldo grazie all’ubicazione delle vigne situate in un anfiteatro che ha permesso alle uve di recuperare l’handicap scaturito dalle piogge, e lo possiamo constatare dall’assaggio del vino che ci appare succoso e con una buona spalla acida, mentre l’altro vino dell’azienda il “Barolo La Serra 2014” ubicato più in alto risulta un pochino meno convincente.

Barolo Lazzarito 2014 – Gagliardo

Sempre del 2014 ci ha stupito favorevolmente il Barolo Lazzarito di Gianni Gagliardo, che manifesta buona  freschezza e struttura introdotta da una nota fumè, con tannini che ci appaiono ancora indietro senza compromettere la bevibilità.

Azienda Agricola biologica Punset

L’Azienda Agricola biologica Punset ci ha stupito con il Barbaresco Campo Quadrio 2010,  che ha avuto la possibilità di levigare i tannini, rendendone elegante la struttura e accentuando la sua  lunghezza gustativa.

Varaldo Barbaresco 2013 e Barbaresco Riserva 2009

La cantina Varaldo si “permette” il lusso di lasciare in botte ancora l’annata 2011, e proporre qui la 2013 del suo Barbaresco insieme al Barbaresco Riserva 2009, che appare nel bicchiere vivo e vibrante e con tannini levigati.

Valtellina Superiore Sassella 2005 – Balgera

Ulteriori conferme del successo di quest’evento ci vengono  da vini come quelli della cantina valtellinese Balgera con un Valtellina Superiore Sassella 2005, veramente strepitoso a livello di struttura e pienezza del sorso.

Barolo Monprivato 2012 e Barolo Santo Stefano 2006 – Giuseppe Mascarello e Figlio

Altra conferma viene da Giuseppe Mascarello e Figlio con l’annata 2012 del Barolo Monprivato, elegante e di ottima beva, e con un ancora più vivace e rifinito Barolo Vigna Santo Stefano del 2006.

Barbaresco  2010 – Icardi

Una menzione speciale merita la bottiglia Magnum di Barbaresco Montubert 2010 di Icardiche denota grandissima eleganza con sentori di frutti di bosco, forse il miglior assaggio della giornata.

 

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Approccia il mondo del vino seguendo corsi di avvicinamento nel 2003. Già da quegli anni partecipa a manifestazioni enologiche come visitatore assiduo. Inizia poi a collaborare nei panel di assaggio della guida "vini buoni d'Italia" per varie regioni, per poi passare per un paio di anni in Slowine per la regione Sardegna. Nel biennio 2016/2017 entra nell'organizzazione e nel panel di assaggio dei "I vini dell'Espresso". In questi anni ha partecipato alle più importanti anteprime di vini per la stampa. Negli ultimi anni partecipa come giurato in vari concorsi quali Grenache du Monde, Radici del Sud, Lucio Mastroberardino. Dal 2018 partecipa al progetto di alcune testate giornalistiche. Oltre che cultore del mondo del vino lo è anche del mondo dei whisky

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