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Azienda vinicola Tedeschi: dal 1630 in Valpolicella

Una famiglia che dal 1630 crede nelle potenzialità della produzione vitivinicola della Valpolicella, una famiglia che oggi è determinata nella ricerca del vino della migliore qualità che il territorio riesca ad esprimere. Tutto questo è Tedeschi, una delle aziende di riferimento che contribuisce a portare nel mondo i vini della provincia di Verona.


Un’attenta opera di caratterizzazione e valutazione dei vigneti fortemente voluta dall’enologo Riccardo Tedeschi e durata quattro anni ha consentito alla Famiglia di individuare i migliori cru dalle quali ricavare le uve destinate alle bottiglie più importanti della cantina.
Il Monte Olmi, un vigneto posto a 130 m. slm acquisito nel 1918 e dal 1964 vinificato separatamente, rappresenta oggi il portabandiera della famiglia.
La Fabriseria, situata a circa 450 m. s.l.m., è una parcella impiantata nel 2000 e produce le uve per realizzare Amarone sia nella versione Classico che Classico Superiore.
Contiguo al vigneto Lucchine a Pedemonte, nel cuore della Valpolicella Classica, si trova il fruttaio che consente di trattare circa quattrocentomila chili di uva. Una struttura moderna dotata di ventilazione forzata e del controllo della temperatura e dell’umidità dedicata all’appassimento delle uve senza che mai vengano sottoposte ad eccessive forzature.


La degustazione

Premettendo che tutti i vini sono potenti e rigorosi, con buona acidità e frutto in evidenza, gli assaggi che ci hanno convinto di più tra quelli effettuati sono stati:

Dedicato al patrono del paese, il Valpolicella Ripasso DOC Superiore Capitel San Rocco 2016, risulta pieno e ampio al naso con evidenti note di frutta matura a cui seguono spezie e un accenno balsamico. La bocca conferma l’olfatto in una piacevole pienezza guidata da un tannino integrato supportato da buona freschezza.

  • Il Valpolicella DOC Superiore Vigneto Maternigo 2015 proviene da una parcella esposta a sud-est le cui uve subiscono una leggera surmaturazione e una lunga macerazione. Accarezza l’olfatto con le note fresche del sole d’estate. In bocca colpisce e ammalia, suadente.
  • Un naso austero e racchiuso su se stesso per il Valpolicella DOC Classico Superiore La Fabriseria 2015 (40% Corvina, 40% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Oseleta) che mostra, in bocca, evidenti note di gioventù. Un vino con caratteristiche di finezza e longevità che necessita ancora di permanenza in bottiglia.
  • L’Amarone della Valpolicella DOCG Marne 180 2015 (35% Corvina, 35% Corvinone, 20% Rondinella, 10% Rossignola) prende il suo nome dai suoli che compongono i vecchi vigneti da cui provengono le uve e dall’esposizione sud-est sud-ovest espressa in gradi. Un vino dai caratteri di grande bevibilità con un naso esplosivo di freschezza e gioventù che si tramuta in equilibrio in bocca. Prodotto, come da tradizione, con uve di differenti vigneti.
  • Di grande interesse al naso e in bocca l’Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva Capitel Monte Olmi 2012 (30% Corvina, 30% Corvinone, 30% Rondinella, 10% Oseleta, Negrara, Dindarella, Croatina, Forselina) con le sue note intense, fruttate e piacevolmente avvolgenti. Elegante, polposo, persistente e complesso con un tannino setoso. Matura in botte per 4 anni.

  • L’Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva La Fabriseria 2011 (40% Corvina, 40% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Oseleta) viene prodotto solo nelle annate migliori; di questo millesimo sono state realizzate solo 2500 bottiglie. Il granato brilla nel calice, all’olfatto si propone con sottili ed eleganti sentori che spaziano dalla frutta alla spezia delicata. La bocca è composta, persistente ed equilibrata.
  • Decisi aromi terziari con spezie e fiori contraddistinguono al naso l’Amarone della Valpolicella DOC Classico Capitel Monte Olmi 1999 che chiude con un sottofondo di frutta matura. L’età non ha intaccato la bocca sorretta da un buon tannino, pieno e setoso. Il risultato è un vino raffinato ed elegante, quasi goloso alla beva.
  • Sorprende per longevità l’Amarone della Valpolicella DOC Classico 1995 realizzato con appassimento, senza controllo della ventilazione, delle uve provenienti dai vigneti Monte Olmi e Lucchine. Colore granato con terziari in evidenza, frutta surmatura e sotto spirito. Elegante al naso e fine in bocca; sottile con il tannino ancora presente a sorreggere la beva.

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Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.

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