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Romantic dinner for two

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Vini di Natale: uno lo vivi e uno lo ricordi – Sesta Puntata. L’amicizia, la famiglia, il Barbaresco e lo Champagne

Sulla scia dei miei mai domi amici, almeno in senso enologico,  cerco di non esser da meno e cerco di selezionare nella mia memoria, due vini collegati a momenti vissuti, che valgono sicuramente la pena di ricordare, sopratutto per i momenti a cui sono legati…
…e la mente mi riporta all’ennesimo viaggio in Langhe, nel 2011, a girar per cantine con i miei soliti erranti amici, ci ritrovammo a Barbaresco, nell’attesa dell’apertura pomeridiana, dove ci attendeva Luca dei Produttori del Barbaresco per farci visitare la loro cantina.
Per ingannare il tempo inforcammo l’entrata della trattoria “L’Antica Torre” posizionata nella piazza del paese e più che dalla apprezzabile carta dei cibi, ci facemmo prendere dall’entusiasmante carta dei vini, offerti ad un prezzo a dir poco onesto.
La scelta ricadde su un Barbaresco dei “Produttori”, non poteva essere altrimenti, ed in particolare su quello che per me è il miglior cru rappresentante della denominazione, ovvero l’Ovello, facendoci fare un balzo all’indietro nel tempo che ebbe dello strabiliante: 1978.
Ora, è cognito, quando ti poni davanti ad una bottiglia “anziana”, affronti la situazione con cosciente pragmatismo, immaginando di avere a che fare con un prodotto un pò ageè, anche al limite dell’ossidato.. ci sta.
ed invece, stupore… freschezza ancora intatta, sentori di frutto rosso molto vivi, tannino perfetto, non ci si poteva augurare di meglio.
Se mi chiedete di citarvi un vino che mi ricorda l’Amicizia, indubbiamente non posso che citarvi questo.

 

Per il presente, invece mi auguro di ricevere un Dom Perignon del 2003, come quello amabilmente sorbito a cena con la mia consorte e le mie due fantastiche ragazze, per festeggiare le nozze d’argento in una romantica serata d’Agosto nel nostro tavolo preferito all’aperto di un ristorante di via Poerio.
Malgrado l’annata sia vituperata in Italia ed in Europa, il contenuto risulta ancora molto fresco con un perlage persistente e fa della struttura, l’ampiezza, la sua lunghezza al sorso, con note di tabacco sul finire, carte sicuramente caratterizzanti e vincenti.

 

 

 

 

 

Di ambedue gli eventi conservo le bottiglie, poichè rappresentano valori per me incalcolabili: Amicizia e Famiglia.

Auguro a tutti voi di poter trascorrere momenti come quelli sopra descritti, con i vostri affetti più cari. Buone Feste.

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Approccia il mondo del vino seguendo corsi di avvicinamento nel 2003. Già da quegli anni partecipa a manifestazioni enologiche come visitatore assiduo. Inizia poi a collaborare nei panel di assaggio della guida "vini buoni d'Italia" per varie regioni, per poi passare per un paio di anni in Slowine per la regione Sardegna. Nel biennio 2016/2017 entra nell'organizzazione e nel panel di assaggio dei "I vini dell'Espresso". In questi anni ha partecipato alle più importanti anteprime di vini per la stampa. Negli ultimi anni partecipa come giurato in vari concorsi quali Grenache du Monde, Radici del Sud, Lucio Mastroberardino. Dal 2018 partecipa al progetto di alcune testate giornalistiche. Oltre che cultore del mondo del vino lo è anche del mondo dei whisky

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