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Taormina Gourmet 2017: i nostri migliori assaggi

La quinta edizione del Taormina Gourmet svoltasi nei giorni 21 – 22 – 23 Ottobre 2017, ha lasciato la città di Taormina che aveva ospitato le precedenti edizioni per trasferirsi presso l’Hotel Hilton di Giardini Naxos (ME).

La nuova location sembra aver portato fortuna a questo evento organizzato da Cronache di Gusto con ben 2000 visitatori nelle 3 giornate dell’evento. Buona la rappresentanza dei vini italiani ed interessante la presenza di alcuni produttori austriaci e francesi.

All’interno dello spazio di 1500 metri quadri in cui si è svolta la manifestazione, assaggi, degustazioni guidate e prodotti tipici (tra cui una ottima selezione di formaggi e salumi),  hanno potuto soddisfare le curiosità dei diversi partecipanti all’evento.

Ha suscitato molto interesse il Sicilian Wine Awardas un premio che si prefigge di ricercare i migliori vini siciliani dell’annata corrente, durante il quale una giuria composta da appassionati, addetti ai lavori e giornalisti hanno attentamente degustato un grande numero di bottiglie cercando di premiare quelli più meritevoli.

Nonostante l’apprezzabile valore delle degustazioni guidate, le maggiori curiosità sono scaturite dai banchi di assaggio, dove abbiamo concentrato la nostra attenzione.

Questi sono i vini che ci hanno particolarmente convinto:

Trentino DOC Sauvignon Vigna Tratta 2015 – Maso Grener

Un colore giallo dorato fa da preludio ad un bouquet ricco, con sentori che spaziano dal muschio all’agrume, mettendo in secondo piano la classica nota vegetale e varietale, ed esaltando dunque l’eleganza del vino, che si manifesta attraverso freschezza e sorso progressivo e dinamico;

Terre Siciliane IGT Grillo Vurria 2016 – Azienda Agricola Di Giovanna

Note di frutta tropicale si uniscono a toni fumé e di pietra focaia ed anticipano una beva agile ma profonda al tempo stesso, che si chiude con una bellissima e lunga scia sapido-iodata;

Etna DOC Brut Metodo Classico Apum s.a. – Cantine di Nessuno

(da 100% Nerello Mascalese vinificato in bianco)

Bella sorpresa questo Metodo Classico da Nerello Mascalese vinificato in bianco. Un perlage fine e persistente introduce note iodate e sentori agrumati che precedono freschezza, struttura ed una sontuosa chiusura dove la mineralità e i toni torbati la fanno da padroni.

Sicilia DOC Catarratto Lu Bancu 2016 – Feudo Disisa

Al centro dell’assaggio troviamo freschezza e lunghezza gustativa, accompagnate da sentori floreali, di erba di campo e di macchia mediterranea. Equilibrato ed armonico.

Primitivo di Manduria DOC Triusco 2015 – Rivera

Potenza, ricchezza estrattiva ed utilizzo del legno sono bilanciati da tannini eleganti e da una sorprendente acidità. I sentori balsamici e di frutta secca (noci) accompagnano l’assaggio fino al piacevolissimo finale di prugne e frutti di bosco.

Etna Rosso DOC Nerello Mascalese 2013 – Masseria Setteporte

Un rosso rubino scarico, tipico del vitigno, è il biglietto da visita di questo piacevolissimo Nerello Mascalese, che presenta note agrumate e sentori speziati, insieme a ricordi di timo e di erbe di campo. Sapido e rotondo, lungo e progressivo, mostra una straordinaria freschezza e succosità.

Terre Siciliane IGT Rosso Sud 2015 – Tenuta Bastonaca

(60% Nero d’Avola, 20% Grenache, 20% Tannat)

L’intensità e la complessità di questo blend vengono già captate attraverso un corredo aromatico polivalente con nota di ciliegia cherry, mora, lieve sentore di liquirizia, e toni di terziarizzazione. Altro caso in cui il tempo ha fatto il proprio dovere. Avevo assaggiato questo vino al Vinitaly 2016, trovandolo leggermente aggressivo, ora invece a palato è rotondo e caldo. Tannini ed acidità bilanciano potenza e avvolgenza.

Sicilia IGT Rosso Syrah Don Diego 2015 – Tenute Botticella 

(affinamento di 9 mesi in barrique di secondo e terzo passaggio)

Un colore rosso rubino lucente introduce i sentori tipici del Syrah, pepe e chiodi di garofano in primis, a cui seguono note di frutta surmatura, toni balsamici e finale di melograno. Al palato l’avvolgenza e la morbidezza sono poste in equilibrio da una sorprendente acidità, che tiene viva la ben presente materia.

Fabio Cristaldi

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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