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Etna dieci anni fa. Una retrospettiva attraverso l’assaggio di 12 vini

La degustazione che da tre anni a questa parte inizia ad essere un emblema ed identifica sempre di più la VINIMILO è quella di “Etna dieci anni fa“, pensata ed ideata da Salvo Foti, al fine di rendere partecipi i consumatori e tutti gli appassionati di vino, delle potenzialità e dello stato evolutivo dei vini etnei. Nel 2008 il numero di cantine presenti sull’Etna ha avuto un incremento. Ciò ha dato la possibilità di poter degustare per questa terza edizione di Etna dieci anni fa un numero cospicuo di vini (sia bianchi che rossi) rigorosamente Etna D. O. C. Quest’anno poi il Consorzio dell’Etna D. O. C. ha eletto un nuovo Presidente (Antonio Benanti) e ricorre l’anniversario dei cinquant’anni per il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.

L’annata 2008 sul territorio etneo è stata caratterizzata come calda ed asciutta, permettendo di avere una corretta maturazione delle uve ed allo stesso tempo se non vi sono stati sbalzi termici come il 2007 (una delle migliori annate in assoluto), ha permesso di avere gradazioni alcoliche importanti e con tannini che hanno potuto garantire la longevità del vino. Per la degustazione se per i bianchi è stata quasi obbligatoria la scelta di due Etna Bianco Superiore D. O. C. (ricordando che la dizione di Superiore è legata al fatto di ottenere il vino con uve provenienti solo ed esclusivamente dal terrirorio di Milo,  con una percentuale minima di Carricante dell’80% ed avere una gradazione alcolica di almeno 12% vol.) al fine di onorare il terriorio di Milo, per i rossi si è spaziato lungo tutto il territorio della D. O. C. Etna.

Per rendere quanto più sincera e “leale” la degustazione, come ogni anno, i vini sono stati versati alla “cieca“, in modo tale da non influenzare i partecipanti ed allo stesso tempo far capire quanto più possibile le varie sfaccettature dei vini provenienti dai vari versanti (partendo da Randazzo – zona Nord del vulcano – per arrivare a Biancavilla – zona Sud/Ovest dell’Etna), visto e considerato che nel 2008 la produzione di vino si era ampliata sia a livello quantitativo, sia a livello di diffusione sul territorio. Fatte queste premesse, non rimane che darvi conto degli assaggi dei vini degustati presso il Centro Servizi del Comune di Milo.

Etna Bianco Superiore D. O. C. 2008 – Barone di Villagrande

I dieci anni che sono passati gli hanno conferito un giallo dorato. Il bouquet è ricco, spaziando dalle note canforate a quelle di ananas maturo, concludendo con sentori di erba secca e note iodate. Ottima struttura accompagnata da grande eleganza e linearità. Fresco e sapido.

Etna Bianco Superiore D. O. C. – Pietramarina 2008 – Benanti

Il millesimo 2008 dà ampia conferma che questa etichetta è stata una pietra miliare della denominazione. Lievi note di idrocarburo, nota salmastra e di frutta matura a polpa bianca compongono il suo spettro aromatico. Se al primo sorso sembra ruvido, con il trascorrere dei secondi vengono fuori una grande freschezza ed una bella sapidità. Ottima persistenza.

Etna Rosso D. O. C. – Rampante 2008 – Cantine Russo

Odora di humus e spezie dolci, presenta sentori di chiodi di garofano e accenni di ciliegia. Tannini ben bilanciati con l’acidità e l’alcolicità. Buon utilizzo del legno.

Etna Rosso D. O. C. – Outis 2008 – Biondi

Sentori di carruba e di terra bagnata, arricchiti da lievi note di resina di pino compongono essenzialmente il corredo aromatico. Buon equilibrio fra componenti morbide e dure. Di grande eleganza con una beva dinamica e progressiva. Fra un Etna Rosso della zona di Nord e questo Outis che viene prodotto con uve del versante Est dell’Etna, si iniziano a capire la differenza fra le varie zone.

Etna Rosso D. O. C. – Musmeci 2008 – Tenuta di Fessina

Componente floreale, spezie dolci e tufo di caffè, rendono questo vino molto intrigante olfattivamente. Tannini ben presenti accompagnati da una bella freschezza. Elegante sia olfattivamente che al palato. Grande persistenza e buona progressione.

Etna Rosso D. O. C. – Vigo 2008 – Fattorie Romeo del Castello

Note erbacee e di frutta a bacca rossa con un finale di terra bagnata. Tannini non aggressivi ed ottima freschezza. Buona struttura con una discreta progressione.

Etna Rosso D. O. C. – Millemetri 2008 – Feudo Cavaliere

Foglia di the, lieve sentore di tabacco, resina ed aghi di pino fanno parte del bouquet di questo vino. Bella struttura, con tannini vibranti e un ottimo impatto glicerico. Una buona progressione con una persistenza. Si iniziano a sentire delle differenze organolettiche tra i vari vini, visto che le vigne dalle quali viene raccolta l’uva per produrre questo Etna Rosso sono nel versante Sud, a Santa Maria di Licodia. Il fatto che si chiami Millemetri, non è una casualità.

Rosso I. G. T. – Contrada R 2008 – Passopisciaro

Il fatto che non abbia sull’etichetta la D. O. C., è una scelta aziendale, ma Franchetti è stato uno dei precursori dei vini dell’Etna. La Contrada R (che sta per Rampante) è una di quelle più ad alta quota (1.000 metri s. l. m.) e riesce a dare il meglio di sè proprio sulla lunga distanza. Sentori di frutta sotto spirito, ciliegia surmatura e cera lacca. A distanza di ben dieci anni sembra che ancora voglia “riposare” ed affinare per trovare il suo equilibrio fra alcol, tannini ed acidità. Progressione notevole e persistenza non da meno.

Etna Rosso D. O. C. – Rovittello 1998 – Benanti

Questa è stata la sorpresa della serata, poichè è stato servito proprio dopo un millesimo 2008 e non ha sfigurato affatto. Bouquet ricchissimo con humus e cera lacca, un inizio di torrefazione e leggere note di goudron, giusto per dare spazio ai profumi terziari, con un finale di liquirizia. Fresco con una beva dinamica e progressiva. Sapido e molto intrigante. Progressione e persistenza buone.

Sicilia I. G. T. Rosso – Reseca 2008 – Gulfi

Non tutte le bottiglie sono uguali, quando passano 10 anni. A noi ne è capitata una non in perfetta forma, quindi preferiamo rinviare il nostro giudizio ad un’altra occasione di assaggio.

Etna Rosso D. O. C. – Aetneus 2008 – I Custodi delle vigne dell’Etna

Note di sottobosco, accenni floreali, liquirizia e caramella mou è quello che si riesce a riconoscere nitidamente avvicinando il calice al naso. Grande freschezza e bella sapidità, con tannini ancora vibranti. Nel contesto è armonico con una personalità e le caratteristiche tipiche del versante Nord. Progressione e persitenza notevoli.

Etna Rosso D. O. C. – Nerello Mascalese 2008 – Masseria Setteporte

Sentori vegetali e note di torrefazione, arricchite da profumi di confettura. Grande sapidità e freschezza con tannini levigati e carezzevoli. Buon corpo e grande struttura. Ricco e polposo. Persistenza notevole. Affinamento in botte eseguito in maniera sapiente.

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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